La Formula E sempre più vicina all’ambiente mantenendo alta la performance

I cambiamenti climatici e l’abbassamento delle temperature sono sempre sotto osservazione da parte di tutte le nazioni, in particolare l’UE molto sensibile al clima e alla sua tutela.

Dopo numerosi studi ed indagini su quanto inquini il solo campionato di Formula Uno durante tutto l’arco della stagione, la FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) a partire dalla stagione 2014/2015 ha creato e dato vita alla Formula E, un campionato di monoposto elettriche nato per sensibilizzare e rendere più “green” anche il mondo dell’automobilismo sportivo.

Le auto hanno tutte stesso motore, batterie, telaio ed elettronica, la competizione è molto combattuta anche perché le parti fondamentali delle monoposto sono identiche in tutti i team. Il telaio è fornito dalla Dallara, mentre i propulsori sono prodotti dalla McLaren Electronic Systems, che fornisce anche l’elettronica e il cambio. Anche la Renault è tra i partner tecnici della categoria, mentre la Williams fornisce le batterie al litio, questa unione è stata generata per coinvolgere tutti i team impegnati anche nella più famosa F1.

Per l’avvio della nuova stagione 2017/2018, partita lo scorso 2 dicembre ad Hong Kong, la Formula E in collaborazione con il team cinese TECHEETAH, ha organizzato una gara di resistenza in Sud Africa tra una delle sue creazioni ultraveloci elettriche e una creazione ultraveloce della fauna terrestre, il ghepardo. L’evento è stato organizzato come spiega il management della Formula E:”Per attirare l’attenzione di tutti sugli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici“, inoltre, è stato anche un ottimo modo per mostrare ai più scettici la grande velocità che può raggiungere una vettura di Formula E (da zero a 100 chilometri all’ora in circa tre secondi) senza tralasciare u fattore fondamentale di questo sport, lo spettacolo.

A guidare la super-car elettrica c’era Jean-Eric Vergne, pilota del team TECHEETAH, purtroppo il nostro amico felino ha perso questo scontro ma si è ben battuto restando in corsa fino alla fine, resta il fatto che la star di questo video rimane lui e l’immenso patrimonio che ha da offrirci il nostro pianeta, sta a noi preservarlo per il futuro.

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