Una startup danese lancia il LinkedIn per i calciatori

Le startup stanno rivoluzionando il mondo dell’economia e dell’imprenditoria, anche nello sport si stanno sviluppando sempre di più queste nuova forme d’impresa avviate da imprenditori giovanissimi con progetti innovativi, che fanno delle nuove tecnologie il punto di partenza per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Peter Holm e Simon Hjære sono due ragazzi danesi appassionati di calcio, una loro analisi sulle applicazioni e i servizi dedicati allo sport più famoso al mondo li ha portati ad individuare un buco nel mercato, non ci sono molte applicazioni o servizi dedicati esclusivamente ai calciatori e così nel 2014 hanno dato vita a Tonsser.

Questa startup è una copia di LinkedIn pensata però per i calciatori di tutto il mondo, funziona come un social network in cui ogni giocatore crea un profilo e si collega con altri membri della squadra. “Utilizziamo dei dati di partenza come goal, assist, goal subiti e voti per l’uomo partita. Dopo ogni partita, i giocatori aggiornano i loro profili e si connettono con altri giocatori. È come nel videogioco FIFA, ma in questo caso è per reale ed è su di te “, spiega Simon Hjære uno dei fondatori.

Tonsser è soprattutto uno strumento dedicato ai talenti del calcio, volto a migliorare e dare visibilità al loro potenziale, incrementando il sogno di diventare calciatori professionisti. Gli utenti, soprattutto adolescenti, sono estremamente seri sul loro sport, puntano a migliorare le loro prestazioni e l’intento della startup danese è proprio quello di fornire gli strumenti e un contesto sociale idoneo a realizzare il loro sogno, facendoli sentire come dei veri professionisti.

Ma come farà Tonsser a guadagnare soldi? Il management ancora non è sicuro della riuscita imprenditoriale, la piattaforma conta più di 500 mila calciatori iscritti e il dato è in continua crescita, perché è difficile prevedere un modello di business adatto. L’biettivo principale in questo momento che il giovane team si è prefissato è la scalata nel mercato mondiale del loro prodotto e l’avvio di progetti analoghi dedicati ai club e agli allenatori. 

Per affrontare le ulteriori spese di investimento Holm e Hjære stanno avviando accordi di collaborazione e incrementando le attività dell’area commerciale, all’inizio del 2017 Nike è diventato il primo brand ad ottenere un proprio canale ufficiale sulla piattaforma Tonsser. “Nike fornisce edutainment con sessioni di formazione svolte da professionisti e questo è un prezioso contenuto per i nostri utenti”, spiega Holm.

Anche in Italia uno dei nuovi “mestieri” negli staff tecnici del calcio nostrano che sta prendendo sempre più piede è il match analysis. Il potenziale più significativo per Tonsser sta nel matchmaking, vale a dire nell’individuazione dei talenti per i club professionisti. Il club professionistici investono enormi quantità di denaro nei settori giovanili e sulle reti di scouting. Ma le percentuali di successo nello scovare il nuovo Messi o Cristiano Ronaldo sono bassissime, costringendo i club ad acquistare giocatori già affermati gonfiando notevolmente i prezzi del mercato (vedi il caso Neymar).

Tonsser ha qualcosa da offrire a queste imprese che vale quanto un ottimo mister o scout, dati. Oltre ai 500 mila iscritti ci sono dati su 4.6 milioni di partite di calcio in Scandinavia, Germania, Francia, Italia e Spagna, dati su un numero crescente di giovani giocatori in tutta Europa e si spera che ben presto in tutto il mondo siano collegati a Tonsser. 

La startup ha ricevuto finanziamenti finora di 4.9 milioni di dollari, ma vista la crescita costante sicuramente i ragazzi danesi faranno breccia nel mercato mondiale.

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