Con la 35° edizione crescono i fan dell’America’s Cup

L’America’s Cup è il più famoso trofeo nello sport della vela, nonché il più antico trofeo sportivo del mondo per cui si compete tuttora, la prima edizione si è svolta nel 1851 negli Stati Uniti; si tratta di una serie di regate di match race tra soli due yacht che gareggiano uno contro l’altro. Le due imbarcazioni appartengono a due Yacht Club differenti, una rappresentante lo yacht club che detiene la coppa e l’altra uno yacht club sfidante.

Da oltre trent’anni lo sponsor principale della manifestazione è la famosa azienda di moda Louis Vuitton, l’ultima edizione la 35° si è svolta nel fantastico arcipelago delle Bermuda dove a trionfare è stato il team neozelandese Emirates Team New Zealand. Oltre alle cifre da capogiro per partecipare e mantenere un team nell’ultima edizione delle Bermuda sono stati ottimi anche i numeri relativi ai fan che hanno seguito l’evento.

La competizione è stata trasmessa in 162 paesi nel mondo con milioni di telespettatori connessi su 29 differenti emittenti. Oltre 140.000 persone hanno visitato l’America’s Cup Village in 22 giorni, sono stati prenotati più di 62.000 biglietti sui traghetti speciali America’s Cup con 2.000 barche private registrate come “spettatori” dell’evento, tra cui 80 superyacht. Grazie ai contenuti generati attraverso i canali ufficiali sui social network sono state raggiunte, nei mesi di maggio e giugno, più di 150 milioni di persone. I video più visti, che riguardano il capovolgimento dello yacht del Team New Zealand nelle semifinali della 35° America’s Cup, hanno ottenuto oltre 1 milione di visualizzazioni su YouTube.

Complessivamente si pensa che il giro d’affari di quest’ultima 35° edizione possa tranquillamente superare i 550 milioni di dollari generati dalla 34° edizione che si è svolta nel 2013 a San Francisco negli USA. Ovviamente, la vela rimane uno sport di nicchia visti gli elevati costi necessari per avere un team e praticare questo sport, ma offre una grande spettacolarizzazione dell’evento, anche grazie agli incidenti come quello citato in precedenza del team neozelandese, aumentando sempre di più il numero di seguaci in tutto il mondo.