Il marketing sportivo, sempre più veicolo etico

Ormai si sente parlare spesso che in molti sport, chi più chi meno, si sono persi i valori fondamentali che dovrebbero essere alla base di chi li pratica o di chi ne è solamente un semplice appassionato. Fare di uno sport un lavoro rappresenta al giorno d’oggi solo ed esclusivamente un modo per “fare soldi”, in barba ai valori tanto cari al barone De Coubertin e a quello spirito olimpico che nei nostri tempi moderni è stato sostituito dal denaro e dalla fama.

Nelle moderne organizzazioni sportive è il marketing l’area dedicata a veicolare i valori che la stessa organizzazione sportiva e la disciplina praticata tentano di promuovere, creando e sfruttando un’immagine che possa portare dei benefici non solo economici ma anche di visibilità a tutto il movimento di una federazione, una lega, un club, una città, un semplice quartiere o un solo atleta. Pian piano molti esperti del settore si stanno muovendo verso delle attività di marketing sempre più orientate al sociale, all’etica, andando a riscoprire i veri valori dello sport e dando un impulso maggiore ad certo tipo di messaggi che hanno deciso di veicolare. La Asociación de Marketing de España ha organizzato un forum con i massimi esperti del settore spagnoli per parlare di marketing etico e la giornata del 26 novembre, presso l’Auditorium Bankia di Madrid, è stata interamente dedicata alle attività di marketing in ambito sportivo, analizzando i punti di vista dei vari management, degli sponsor e delle fondazioni. Si è parlato di come la Federazione Paralimpica Spagnola voglia cambiare la percezione della disabilità della società moderna adattandosi a un mondo in evoluzione, utilizzando le piattaforme sociali offerte ai suoi sponsor, di come altre federazioni o enti locali vogliano veicolare tramite lo sport messaggi, di inclusione, di uguaglianza di genere, di lotta la razzismo e alla sedentarietà giovanile, di rispetto dell’ambiente. Tra le Aziende che hanno esposto le loro esperienze sull’argomento del marketing etico particolare risalto ha avuto l’iniziativa del Banco Santander, molto vicina al calcio come sport da sponsorizzare, che ha creato Fieeld, un dispositivo per seguire i movimenti della palla e la traiettoria delle mosse con la punta delle dita, in modo che le persone non vedenti possano sentirsi parte del gioco, l’ispirazione è arrivata dalla passione generata dalle immagini virali sul web di un video di due tifosissimi del Palmeiras Nickollas e sua mamma Silvia.

In un periodo in cui i nostri sport stanno riassaporando episodi di razzismo, di emarginazione, di disuguaglianza, il marketing etico può sicuramente trovare molti alleati all’interno dello sport e le varie federazioni, enti, associazioni o organizzazioni sportive possono riscoprire quei valori che li hanno fatti crescere e che hanno abbandonato troppo presto per far spazio ad altro.

Di seguito il link con l’articolo completo – https://www.asociacionmkt.es/actualidad/vii-jornada-mkt-deportivo/#prettyPhoto

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