Sportswear, crolli di fatturato e contest durante la pandemia

Le perdite nel mondo dello sport sono ingenti in qualsiasi area, sponsorizzazioni, ticketing, diritti tv e soprattutto merchandising con un blocco totale delle vendite di magliette, cappellini e pantaloncini.

Il mio articolo per la rubrica #CMARiflette per CMA – Creative Management Association.

Le perdite nel mondo dello sport sono ingenti in qualsiasi area, sponsorizzazioni, ticketing, diritti tv e soprattutto merchandising con un blocco totale delle vendite di magliette, cappellini e pantaloncini.

Il coronavirus non fa sconti a nessuno, la macchina sportiva è ferma da due mesi e non sa come e se ripartirà. Intanto continua la conta dei danni che di giorno in giorno, contagi a parte, cresce ed uno dei settori colpiti duramente è sicuramento lo sportswear dove tutti i più importanti brand sono stati costretti a fermare la produzione e le vendite nei vari stabilimenti e nei vari store di tutto il mondo.

Nonostante i danni causati dal coronavirus molti brand hanno avviato numerose campagne di raccolte fondi e hanno donato ingenti cifre ad associazioni in prima linea nella lotta al virus ed inoltre alcuni uffici marketing hanno avviato dei bellissimi contest che hanno reso la quarantena casalinga meno noiosa. Andiamo a vedere le iniziative più importanti.

Pochi giorni fa vi abbiamo parlato con CMA dell’iniziativa di Errea Sport (QUI la news) riguardo alla campagna #sostienici ideata insieme ai 4 club calabresi di Lega Pro nella quale è stata realizzata una maglia speciale destinata alla vendita per raccogliere fondi da destinare alle famiglie bisognose calabresi. La Errea Sport ha avviato altre due importanti iniziative: la prima riguarda la produzione di tute speciale (lavabili per essere igienizzate e sostituite ad ogni singola operazione) per la Croce Gialla di Parma impegnata nello spostamento dei pazienti contagiati; la seconda iniziativa è quella realizzata insieme al Pescara Calcio che ha lanciato il contest “Disegna la Maglia Special del Delfino” dedicato ai giovani tifosi annoiati in casa. Nel contest si invitava a disegnare una maglia da gioco speciale e il vincitore è stato il piccolo Luigi D’Agostino che vedrà la sua opera (nella foto qui sotto) scendere in campo grazie alla sinergia tra i grafici di Errea e il suo club del cuore.

Anche Macron, ormai terzo brand sportivo a livello europeo in forte ascesa in numerosi sport, ha avviato la sua campagna solidale con il progetto no-profit “Stop covid-19/Macron #noicisiamo”. La società ha messo a disposizione la propria filiera di produzione e distribuzione in Asia e Italia per realizzare dispositivi di protezione individuali quali mascherine, camici e tute protettive, indispensabili in questo momento. Tutta la struttura operativa e logistica sia sul territorio nazionale che internazionale si è attivata per trasportare i prodotti nel centro distribuzione Macron in provincia di Bologna, attraverso appositi voli charter, per poi re-distribuirli su tutto il territorio nazionale. Il logo utilizzato è il Macron Hero che simboleggia la gioia alla fine di una prova, il raggiungimento di un obiettivo.

Il colosso tedesco dello sportswear Adidas ha pochi gironi fa annunciato che il suo utile è crollato del 96% nel primo trimestre del 2020 e ha pubblicamente criticato le misure del governo tedesco riguardo ad aiuti e restrizioni. Lo storico rivale dei tedeschi invece, Nike ovviamente, oltre a fermare la produzione in tutti i suoi stabilimenti sparsi nel mondo, a chiudere gli store e ad implementare lo smartworking nei vari headquarter regionali, ha donato inizialmente 1,4 milioni di dollari agli operatori sanitari cinesi e successivamente 15 milioni di dollari attraverso le Nazioni Unite e la Swiss Philantropy Foundation a sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della ricerca sul covid-19.  Il colosso di Portland, rinomato anche per le fantastiche attività di marketing, ha spinto le persone a rimanere a casa attraverso un messaggio, ”Se hai mai sognato di giocare per persone di tutto il mondo, ora è la tua occasione. Gioca dentro, gioca per il mondo”, divenuto virale grazie alla condivisioni dei vari atleti Nike sui social, e rendendo gratuito l’accesso premium alla app Nike Training Club per fare allenamenti da casa.

Altra semplice iniziativa riguarda Robe di Kappa, l’azienda del gruppo BasicNet per favorire il distanziamento sociale sui vari social network ha staccato (foto in copertina) i due famosi giovani presenti nel logo tradizionale del brand sportivo italiano lanciando il messaggio “Uniti più che mai, anche se distanti”.

Le maglie da gioco sono per ogni appassionato un motivo di speranza, tutti noi abbiamo sperato una volta nella vita di indossarle realmente su un prato verde o su un parquet per portare in alto i nostri sogni. Proprio loro, le maglie, attraverso donazioni o contest contribuiscono ancora una volta a divulgare un messaggio di speranza, ce la faremo e torneremo a sognare, insieme.

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